mercoledì 29 aprile 2009

1 maggio in corteo a Barcellona



IL PRIMO MAGGIO MANIFESTA INSIEME A NOI PER LA DIGNITÀ DEL LAVORO E LA RESISTENZA CONTRO LA SPECULAZIONE

Concentrazione Ven. 1 Maggio h. 11.30
Ronda Sant Pere con Pg de Gràcia -
dietro lo
striscione di Sinistra e Libertà


Dopo il 25 Aprile, che ci ha portato a interrogarci collettivamente su vecchi e nuovi fascismi, antiche e nuove forme di resistenza e di progresso, il MOVIMENTO PER LA SINISTRA – BARCELONA vuole essere presente anche per le celebrazioni del Primo Maggio, e sfruttare quest’occasione per proseguire la riflessione su lavoro, emancipazione e partecipazione, insieme a tutte le compagne e i compagni che sono entrati in contatto con noi durante le “Primarie della Felicità”.
Ovviamente, lo facciamo dal nostro punto di vista particolare, quello di italiani alla ricerca di un lavoro degno e di un percorso di vita soddisfacente in un altro paese, e che quindi possono comparare modalità diverse di rispondere alla crisi economica e di organizzare la vita sociale.
Nell’era della mobilità, le vite di molti italiani sono sempre più immobili. Chi è ricco resta ricco, il più delle volte senza meritarselo, o accaparra i danari pubblici per rimanerlo. Chi è povero invece incontra sempre più difficoltà per migliorare la propria condizione sociale. E la gran maggioranza degli italiani delle classi medie che stanno nel mezzo, si trovano forse per la prima volta nella storia repubblicana ad affrontare una situazione che sembra precipitare verso l’abisso: impieghi fino a ieri solidissimi sono diventati precari nel giro di tre sessioni della borsa, non si riesce più a comprare case o a far fronte a affitti e mutui, non si fanno più vacanze, è diventato impossibile ammalarsi [grazie al ministro-nzo Brunetta], le iniziative imprenditoriali sono bloccate da un sistema finanziario in un folle cortocircuito, perfino l’accesso al sapere è sempre più complicato grazie ai tagli scriteriati di questo governo a scuola pubblica e università.
Qui a Barcellona, noi ci batteremo per un’uscita dalla crisi che non penalizzi i lavoratori, e che faccia pagare alle oligarchie mafio-finanziarie i costi sociali delle sue scelte scellerate; per un progresso economico basato su innovazione e sostenibilità, piuttosto che su condoni e sgravi fiscali per coloro che concepiscono la crescita esclusivamente in termini di cemento, campi di golf, e aeroporti; per una apertura progressiva delle professioni, dei mercati, e delle relazioni internazionali, alla faccia di chi predica il protezionismo patriottardo e la chiusura corporativa delle gerarchie economiche e sociali per la mera conservazione dei privilegi esistenti.
La crisi può essere vista come un occasione di cambiare strada, pur mantenendo le conquiste sociali fatte negli anni passati. Ma sia in Spagna, che soprattutto in Italia, alcuni credono che sia solo un’altra scusa per scappare coi soldi o restringere i diritti acquisiti. Vediamo comunque che da parte del governo spagnolo c’é almeno un’espressione di volontà di cambiare strada e comunque un’opinione pubblica capace di esigere il rispetto degli impegni presi, mentre in Italia c’é più che mai bisogno di una voce forte e unitaria contro una casta di potere sempre più attaccata al bottino e alla poltrona.

2 commenti:

  1. Ci saró, e vorrei anche chiedere:
    1) Invece che "concentramento" non starebbe meglio "concentrazione"?
    2) dietro lo striscione di Sinistra e Libertà si possono portare bandiere o altro? Mi piacerebbe portare una bandiera italiana (se la trovo) e una catalana unite insieme. Pensate che sia fuori luogo?

    RispondiElimina
  2. Arquitertùlia:
    si, forse hai ragione. ho cambiato, grazie
    cmq certo, se vuoi portare la bandiera italiana, non ci sono problemi, anzi.
    a domani

    RispondiElimina