martedì 26 gennaio 2010

mercoledì 25 novembre 2009

No Berlusconi Day, 5 dicembre


In appoggio alla manifestazione nazionale di Roma, promossa da un comitato nato su Facebook per iniziativa di un gruppo di blogger, anche a Barcellona si terrà il   NO BERLUSCONI DAY per chiedere a gran voce le dimissioni del Presidente del Consiglio.

Sabato 5 dicembre
ore 16.00
Portal de l'Angel (con Pl.Catalunya)

A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto “Fair Play” di
 alcuni settori dell’opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi
 costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera ce definisce la nostra “una dittatura”- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell’ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento.Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del
 calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell’Utri.
Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.


Hay que salvar Italia, hay que salvar la democracia. 
Pedimos las dimisiones de Berlusconi
Todavía no sabemos lo que va a pasar después de la dimision del Primer Ministro Silvio Berlusconi. Lo que sabemos ahora es que no nos gusta el “juego” que están conduciendo algunos miembros de la oposición, algo que seguramente los electores tendran en cuenta en las proximas elecciones y que no ayuda a la “salud” de nuesto país. Para nosotros Silvio Berlusconi representa una anomalía dentro de las democracias occidentales – como opina también la prensa extranjera, que ha hablado de este gobierno como de una “dictadura” – además el no tendría que ocupar este lugar y tampoco hubiera tenido que llegar hasta allí: el se entera perfectamente de este tema y por eso procura de cambiar la ley y la Constitución.
No podemos aguantar más este hombre al gobierno de nuestro país desde más de 15 años, un hombre que vee el estado como si fuera su impresa y que va contra de cuaquier forma de expresión libre: prensa, sátira y la red. No podemos más estar quietos delante de un jefe de Estado que ha intratenido relaciónes con la mafia y con personas que pertenecen a ella como Vittorio Mangano o Marcello Dell’Utri, este último acusado de fraude fiscal y implicado en algunos escándalos mafiosos.
Nuestro primer Ministro tiene que renunciar a su encargo y aparecer delante de un juez como cualquier ciutadano de este país.

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domenica 25 ottobre 2009

Roberto Scarpinato a Barcellona


Vi segnaliamo due interventi del magistrato Roberto Scarpinato (magistratura di Palermo) autore de "Il ritorno del principe. Machiavelli e il dramma della democrazia impossibile". Tra i processi più importanti condotti da Scarpinato, va ricordato il processo a carico del senatore a vita Giulio Andreotti.

Gli appuntamenti:
  • ICAB (Col·legi d'Advocats de Barcelona, c/Mallorca, 283), Giovedì 5 Novembre, ore 19.00.
  • CCCB (Centre de Cultura Contemporània de Barcelona c/Montalegre 5), Venerdì 6 Novembre, ore 18.30.
Per maggiori info:  



Chi è/Qui és Roberto Scarpinato:

[IT]: Roberto Scarpinato è procuratore aggiunto presso la Procura di Palermo, dove dirige tre dipartimenti: Mafia-economia, Mafia di Trapani, Criminalità economica. Dal 1989 al 1992 ha fatto parte del pool antimafia con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, divenendo poi componente della Direzione distrettuale antimafia. Si è occupato di alcuni dei più noti processi di mafia degli ultimi diciotto anni, tra i quali quello a carico del senatore Giulio Andreotti per il reato di associazione di tipo mafioso, e quelli per gli omicidi dell’europarlamentare Salvo Lima, del presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, del segretario regionale del Pci, Pio La Torre, del prefetto di Palermo Carlo Alberto Dalla Chiesa, del segretario provinciale della Democrazia cristiana, Michele Reina, nonché delle indagini relative ai progetti di eversione dell’ordine democratico sottostanti alle stragi del 1992 e del 1993. È autore di numerose pubblicazioni in Italia e all’estero.

[CAT]: Roberto Scarpinato és jutge del Tribunal de Palerm, on dirigeix tres seccions: Màfia-economia, Màfia de Trapani, Criminalitat econòmica. Del 1989 al 1992 va formar part de l’equip antimàfia amb Giovanni Falcone i Paolo Borsellino (ambdós jutges assassinats per la màfia l’any 1992), esdevenint posteriorment membre de la Direcció provincial antimàfia. Ha estat un dels jutges d’alguns dels més famosos processos contra la màfia, entre els quals cal esmentar la causa contra el senador Giulio Andreotti pel delicte d’associació (organització) mafiosa, i les causes pels homicidis del parlamentari europeu Salvo Lima, del president de la Comunitat autònoma siciliana, Piersanti Mattarella, del secretari regional del Partit Comunista Italià, Pio La Torre, del governador civil di Palerm, Carlo Alberto Dalla Chiesa, del secretari provincial de la Democrazia cristiana, Michele Reina, a més de les investigacions referents als projectes di subversió de l’ordre democràtic establert arran dels atemptats del 1992 e del 1993. És autor de nombroses publicacions a Itàlia i a l’estranger.
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sabato 24 ottobre 2009

Memoria Storica: l'Iniziativa di Arezzo non si ferma!


Cari amici,
segnaliamo il blog Diverso Fuori che sostiene l'Iniziativa da noi segnalata un mese fa contro la commemorazione ad Arezzo di Vittorino Ceccherelli, membro dell'Aviazione Legionaria, corpo di spedizione di circa 700 aerei, inviato da Mussolini in appoggio alla fazione sediziosa dell’esercito spagnolo e autore di una strage mai punita sul territorio Catalano. Continua a leggere!

sabato 17 ottobre 2009

Riunione fondativa dell'Associazione AltraItalia

AltraItaliaCaro amico/amica,

Il prossimo mercoledì 21 Ottobre finalmente celebreremo la riunione ‘fondativa’ dell’Associazione “Altra Italia”, che prosegue, con una struttura adeguata agli scopi, l’esperienza preliminare del ‘Movimento per la Sinistra – Barcelona’. Credo che questa esperienza abbia rappresentato una ventata d’aria fresca tra noi italiani di Barcellona quanto a entusiasmo, capacità di mobilitazione e di proposta, sana indignazione civile, e voglia di lavorare insieme.

“Altra Italia” si darà la forma, la strategia e – speriamo – i mezzi per poter rendere la nostra azione ancora più efficace e partecipata.

Questa prima assemblea vuole coinvolgere il più ampio numero di persone possibili, italiani e non, in un dibattito fondamentale su scopi, ambiti d’intervento e forme di funzionamento dell’associazione; da questa assemblea partiranno varie iniziative in cui si articolerà il primo anno di attività di “Altra Italia”, e verranno creati allo scopo gruppi di lavoro e commissioni.

Come forse sai l’Associazione è già stata registrata (habemus CIF!) e per fare questo abbiamo dovuto registrare uno statuto (molto tecnico, ‘asettico’: il minimo indispensabile richiesto dalla legge per poter operare come associazione culturale) e votare le cariche sociali: Presidente (io), Tesoriere (Alberto Ruggiero), Segretario (Newton Bozzi) e vicepresidente (Fabio Palma).

Abbiamo riservato le decisioni più prettamente ‘politiche’ per quest’assemblea: discuteremo e voteremo un documento strategico/programmatico/organizzativo, e designeremo formalmente alcune persone che hanno preso l’iniziativa di creare dei tavoli di lavoro per sviluppare una serie di temi. Questi saranno anche integrati nel Consiglio Direttivo dell’associazione con la carica di ‘vocales’. Naturalmente vi è la possibilità che nuovi temi e nuovi tavoli di lavoro, oltre a quelli già in fase di formazione, emergano dal dibattito che si terrà mercoledì.

In sintesi, se partiamo bene mercoledì, sono maggiori le probabilità che in questo momento critico della storia italiana (e non solo) la nostra Associazione serva a qualcosa e riesca davvero a erigersi a strumento di visibilità forte della presenza italiana progressista in Catalunya.

L’assemblea si terrà al CENTRE CÍVIC FORT PIENC, Saló d'Actes - c/Ribes, 14 - 08013 Barcelona
(esquina c/Sicilia, lato Estació del Nord), dalle 18.30 alle 21.00.

!!! Come arrivare !!!
Mappa
Bus: N.54, ultima fermata
Metro: , fermata Arc del Triomf, uscita c/Nàpols.

Dati i tempi stretti (alle 21 ci buttano fuori) e la ‘densità’ del lavoro che ci aspetta, raccomando la massima puntualità.
Antonio Paolo Russo


Associazione culturale AltraItalia - Movimento per la Sinistra, Barcelona
@: altraitaliabcn@gmail.com
www: http://mpsbarcelona.blogspot.com
Facebook: AltraItalia - Movimento per la Sinistra, Barcelona
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giovedì 8 ottobre 2009

La Constitución vence a Berlusconi: ¡Viva la Constitución!

Riportiamo un articolo di Gorka Larrabeiti pubblicato su Rebelión.org:

El primer ministro italiano, el conservador Silvio Berlusconi, recibió ayer un duro golpe a su poder al invalidar el Tribunal Constitucional italiano el "laudo Alfano" (por el apellido del ministro de Justicia), la ley que le daba una preciosa inmunidad y que sirvió para suspender los procesos penales en su contra.

De los quince jueces del máximo tribunal del ordenamiento jurídico italiano, nueve votaron por la inconstitucionalidad del "laudo Alfano". Los otros seis, a favor.

La Corte declaró que habían sido violados dos artículos de la Constitución italiana de 1949. En primer lugar el artículo 138 que impone en estos casos que el Parlamento debe dictar una ley constitucional y no una ordinaria. Pero aprobar una ley constitucional requiere al menos entre uno y dos años, porque las cámaras deben votar dos veces y obtener una mayoría calificada. Alega también el Tribunal que el laudo Alfano vulnera además el artículo 3, que rige el principio de igualdad de todos los ciudadanos ante la ley.

Como consecuencia de esta decisión, se reanudan cuatro casos:

1) El caso Mills, que consiste en un delito de corrupción en acto judicial. Según la acusación Berlusconi "compró" al abogado inglés David Mills para que diera falso testimonio en el proceso "All Iberian", en el que se investigaba el sistema de sociedades en paraísos fiscales ligadas al grupo Fininvest.

2) Derechos publicitarios: se acusa a Berlusconi de fraude fiscal en la gestión a través de fondos en dinero negro de los derechos televisivos de Mediaset.

3) Mediatrade: comienza la investigación sobre derechos televisivos. La acusación sostiene que Berlusconi y un socio oculto, el egipcio Frank Agrama, se apropiaron de fondos de la sociedad.

4) Compraventa de senadores: la fiscalía había pedido el archivo, pero la ilegitimidad constitucional del laudo Alfano permite que se investigue una presunta oferta de favores a senadores a cambio de que provocaran la caída del gobierno Prodi.

Berlusconi contestó inmediatamente la decisión de la Corte Constitucional. Sus declaraciones revelaron la verdadera naturaleza de su pensamiento político. Acusó a la Corte Constitucional de ser de izquierda, acusó al Presidente de la República de ser partidista. Por si fuera poco, el mismo día en que en el Parlamento Europeo varios eurodiputados pedían que se tomaran medidas de castigo contra Roma, Silvio Berlusconi acusó a la prensa de pertenecer en un 70% a la izquierda, denunció que los programas de la televisión están en manos de la izquierda y que los programas de cómicos se burlan de él. Para Berlusconi, sólo una cosa cuenta: el consenso. Asegura que el 70% de los italianos está con él; por tanto, todo aquello que se interpone entre él y su "pueblo" es subversivo.

Nada más de izquierda que la Ley. Nada más revolucionario en estos momentos que la Constitución italiana, que ha permitido que impere la igualdad de los ciudadanos ante la Ley.


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lunedì 5 ottobre 2009