giovedì 25 giugno 2009

Barcelona 'ORGULL GAY 2009'


MPS-Barcelona alla sfilata dell' Orgull Gay2009
domenica 28 giugno 2009 alle ore 17.00
Plaça Universitat (angolo con Aribau)

Il 'Movimento per la Sinistra – Barcelona' aderisce alle rivendicazioni della comunità GLBT e chiede alla sinistra italiana di impegnarsi per ottenere più diritti e più libertà

Roma, giugno 2008. “Se avessi un figlio gay, gli direi di vivere la sua omosessualità con sobrietà, senza eccessi e rivendicazioni inutili”. Parola del ministro delle Pari Opportunità, la ex velina Mara Carfagna.
Barcellona, giugno 2009. “In questa città, la libertà, il rispetto e la diversità sono valori che fanno parte del nostro modo di essere”. Lo dice il sindaco di Barcellona, Jordi Hereu, dando il benvenuto al Gay Pride (Orgull Gay) che si festeggia domenica 28 nella capitale catalana, senza polemiche e senza che nessun ministro si sogni di mettere in discussione i diritti delle persone GLBT.

Basterebbe questo piccolo aneddoto per capire come mai tanti italiani e tante italiane, giovani e meno giovani, hanno deciso di trasferirsi in questo paese, facendo della comunità italiana la prima comunità straniera di Barcellona.
Anche in Spagna la chiesa ha tentato di ostacolare la conquista dei diritti civili da parte delle persone omosessuali, ma il governo spagnolo è stato fermo nel respingere ogni ingerenza. In Italia, come è noto, non si muove foglia che il Vaticano non voglia. Ma mentre esplode velinopoli e gli occhi del mondo guardano increduli al primo ministro italiano e a suoi scandali, la Santa Sede – sempre implacabile nella condanna contro i presunti “disordini morali” dei gay – si limita solo a vaghi richiami sulla moralità del governo amico.
Ogni tentativo di regolamentare con una legge – come in quasi tutta Europa – le unioni civili (dai Pacs, ai Dico, ai Cus) è naufragata miseramente contro lo scoglio pontificio. E non solo: la legge sulla procreazione assistita rimane una delle più restrittive d’Europa (malgrado le correzioni che ha apportato la Corte Costituzionale a suon di sentenze) e la legge sul testamento biologico non è stata mai approvata, nonostante le solenni promesse e nonostante l’emozione sollevata dal caso di Eluana Englaro, il cui coraggioso padre è stato definito, senza alcuna pietà né cristiana né umana, “giudice e boia”. La stessa chiesa che poi è pronta a celebrare in chiesa i funerali del dittatore Pinochet (e a negarli al cattolico Welby, reo di aver combattuto per ottenere di poter morire degnamente).
Il 'Movimento per la Sinistra – Barcellona' aderisce con entusiasmo all’Orgull Gai Barcelona 2009 e ne condivide le aspirazioni di libertà. È tempo di un’esplosione di laicità, di nuovi diritti di cittadinanza e la scintilla può arrivare anche da qui, dove un gruppo di italiani testardi e orgogliosi crede ancora nel riscatto morale e civile del nostro paese. Chiediamo che la sinistra smetta di essere timida e balbettante, e che sappia tradurre i sogni e le aspirazioni di tanti in una nuova realtà. Un'altra Italia è possibile!

@: mpsbarcelona@gmail.com
www: http://mpsbarcelona.blogspot.com
Facebook: Movimento per la Sinistra – Barcelona
www.movimentoperlasinistra.it
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giovedì 11 giugno 2009

2 giugno: le foto

Ecco alcune delle foto della manifestazione del 2 giugno a Barcellona davanti alla sede della Fibanc Mediolanum (proprietà Berlusconi) dove il nostro console ha pensato bene di organizzare il ricevimento ufficiale in occasione della Festa della Repubblica.







PS: grazie a Gianpaolo e Fulvio per le immagini

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un appello per un partito di sinistra subito

"In questi mesi migliaia persone hanno ritrovato la volontà e la spinta per rimettersi in cammino, hanno contribuito con generosità e passione alla ricostruzione di una unità, credibile e moderna, delle forze della sinistra italiana, hanno riacceso la speranza di poter ricostruire un partito che ne rappresenti i valori e i contenuti, si sono promessi di non ripetere gli errori del passato, fatti di divisioni e particolarismi, hanno accettato la sfida di immaginare il futuro, più che pensare al passato. Queste passioni, questi sogni, queste intelligenze non possono essere disperse, annichilite sulla sterilità dei tatticismi politici, delle attese interminabili e inutili. (...)"

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